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Perde il controllo dell’auto mentre litiga con la fidanzata: 25enne uccide uomo in scooter e scappa

La vittima si chiamava Raffaele Scarnecchia e aveva 48 anni. Viaggiava in sella al suo scooter quando è stato travolto dall’auto guidata dal 25enne, che si è costituito poche ore dopo al commissariato di Polizia di Anzio.
A cura di Natascia Grbic
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Si chiamava Raffaele Scarnecchia l'uomo di 48 anni morto nell'incidente stradale avvenuto a Nettuno nella notte di domenica 16 febbraio, alle 2.30. Travolto da un'auto mentre era il sella alla sua moto, Scarnecchia è deceduto poco dopo in un ospedale romano. Le ferite riportate nello schianto erano gravissime, e per lui, nonostante gli sforzi dei medici, non c'è stato nulla da fare. Il ragazzo che l'ha investito, un 25enne del posto, inizialmente è scappato senza prestare soccorso, per poi presentarsi la mattina alle 7 al commissariato di Polizia di Anzio. È indagato per omicidio stradale.

Secondo le prime informazioni, sembra che il ragazzo stesse litigando con la fidanzata a bordo dell'auto quando, nella concitazione, ha perso il controllo della vettura invadendo la carreggiata opposta e travolgendo Raffaele Scarnecchia. Il 48enne si è visto la macchina arrivargli addosso all'improvviso, e non è riuscito a fare nulla per evitare l'impatto. È stato travolto in pieno ed è volato giù dal mezzo, ferendosi in modo molto grave.

L'allarme è stato lanciato dagli automobilisti di passaggio, che hanno visto la scena e il 48enne riverso a terra. I soccorritori del 118 sono arrivati immediatamente sul posto, hanno stabilizzato Scarnecchia e lo hanno portato immediatamente agli ospedali riuniti di Anzio e Nettuno, per poi tentare un trasferimento in un ospedale romano, dove il 48enne è deceduto. Le sue condizioni, giudicate disperate, non gli hanno consentito di superare gli interventi messi in campo dai medici.

"Ci ha lasciato Raffaele Scarnecchia, un uomo dal cuore grande e un compagno di squadra che ha segnato la storia del nostro club – scrive in un post di ricordo il Rugby Anzio Club, dove la vittima aveva giocato per anni – Raffaele non è stato solo un giocatore esemplare, ma anche un amico sincero e una persona straordinaria, sempre pronto a dare una mano e a sostenere chiunque ne avesse bisogno. Il suo spirito, la sua passione per il rugby e il suo immenso amore per questa grande famiglia ci accompagneranno per sempre. Tutto il Rugby Anzio Club si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di dolore. Ciao Raffaele, continuerai a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi".

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